Le tartarughe d’acqua dolce sono tra gli animali domestici più amati, soprattutto per chi cerca un compagno silenzioso e affascinante.
Questi piccoli rettili, spesso ospitati in vaschette, richiedono però più attenzioni di quanto si possa immaginare. Vediamo insieme tutto ciò che c’è da sapere per prendersene cura al meglio.
Un po’ di storia: da dove vengono
Le tartarughe domestiche più comuni sono le Trachemys scripta elegans, conosciute anche come tartarughe dalle orecchie rosse, originarie degli Stati Uniti, in particolare delle zone paludose e fluviali del sud. Questi animali sono stati importati in Europa a partire dagli anni ’60, diventando presto una presenza fissa nelle case di molti appassionati.
Come prendersene cura
Nonostante la loro apparenza tranquilla, le tartarughe d’acqua hanno bisogno di un ambiente curato. La classica vaschetta con l’isolotto di plastica è spesso insufficiente. Serve una vasca più ampia, con una parte di acqua e una zona emersa dove possano asciugarsi e riscaldarsi. L’acqua deve essere mantenuta pulita con un filtro e riscaldata a una temperatura compresa tra i 24°C e i 28°C.
L’alimentazione è un altro aspetto importante. Le tartarughe giovani sono prevalentemente carnivore e possono essere nutrite con gamberetti essiccati, cibi specifici e piccoli pesci. Con la crescita, la dieta si bilancia con verdure come lattuga e carote.
A chi sono adatte
Le tartarughe domestiche sono perfette per chi cerca un animale poco impegnativo dal punto di vista dell’interazione, ma richiedono comunque cure quotidiane. Non sono adatte ai bambini piccoli senza la supervisione di un adulto, perché la loro gestione comporta attenzione alla pulizia e all’alimentazione.
Quanto costano
Il prezzo di una tartaruga d’acqua dolce si aggira tra i 20 e i 50 euro, a seconda della specie e del negozio. Tuttavia, i costi non finiscono qui. Per creare un habitat adeguato si possono spendere dai 100 ai 200 euro tra acquario, filtro, lampada riscaldante e accessori. Inoltre, spesso gli esperti sostengono che si debba acquistare più di un esemplare per far si che non soffra di solitudine. Anche se, per esperienza personale, non sempre è una buona idea.
Quando mio figlio era piccolo ne prendemmo tre. Una di loro era davvero cattiva e prendeva a morsi le altre, tanto che le ha fatte morire… talvolta è meglio soli che male accompagnati!
Cosa serve per allevarle
Ecco l’elenco essenziale degli accessori:
- Vasca o acquario (minimo 60 litri per esemplare)
- Filtro per l’acqua
- Lampada UVB per favorire la sintesi della vitamina D
- Lampada riscaldante
- Termoriscaldatore
- Zona emersa con piattaforma
- Cibo specifico
Conclusione
Le tartarughe domestiche possono sembrare animali semplici da accudire, ma richiedono attenzione e dedizione. Se curate nel modo giusto, possono vivere più di 20 anni, diventando una presenza silenziosa ma affettuosa nella vita di chi le accoglie. Prima di adottarne una, è importante informarsi e preparare un ambiente adeguato, garantendo loro una vita lunga e sana.
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