Parliamo oggi di animali domestici e separazione della famiglia che li ha adottati. Non è raro che due persone decidano di separarsi, a volte le coppie non hanno figli, ma finiscano per contendersi gli animali di casa.
Molte persone amano così tanto gli animali domestici da ritenerli parte della famiglia e, al momento della separazione dal coniuge, vorrebbero potersi tenere Fido o il micio di casa.
Ma cosa succede se entrambi vorrebbero farsi “carico” dell’animale domestico? Con chi dovrebbe rimanere il migliore amico dell’uomo (o della donna)?
In alcuni casi ad intervenire nella questione deve essere il tribunale che spesso stabilisce un affidamento congiunto e altre volte, grazie a testimonianze e prove lo affida a chi se ne è realmente occupato.
Come per i figli, molte volte un animale viene usato come merce di scambio o come ripicca verso l’altro.
Quando a decidere sulla questione interviene un tribunale rivede prove e le testimonianze per capire chi dei due se ne è sempre occupato di più, chi ha pagato per le cure, chi gli ha sempre prestato più attenzioni e dato più amore.
Insomma è un po’ come per i figli. Il giudice decide per il bene dell’animale domestico, in modo che possa continuare ad avere le cure, le attenzioni e le coccole di cui ha beneficiato fino a quel momento.
Un sito americano (findlaw) spiega che negli USA il 20% delle coppie che scoppiano cerca un avvocato proprio per avere la meglio sulla custodia degli animali domestici.
E gli avvocati suggeriscono di procurarsi questi documenti che possono provare chi si è preso cura di cane, gatto e altri animali domestici:
- le spese veterinarie che hai pagato,
- quando è stato malato se te ne sei occupata/o tu, quando sei andato a comperare medicinali, alimenti per diete speciali, ecc;
- qualcosa che provi che e ne sei sempre occupato,
- hai deciso tu di adottarlo? come e quando? hai la fattura dell’acquisto? come hai pagato?
- chiedi che ti venga affidato solamente se ci tieni veramente, non per ripicca, rancore o vendetta. Il cane o il gatto devono essere affidati a chi veramente vuole prendersene cura.
Infine, nonostante possa sembrare bello avere Fido tutto per sé è giusto condividerlo se in famiglia è sempre stato condiviso. Una custodia condivisa, come con i figli, non per forza deve essere vista come qualcosa di negativo. Entrambi possono essere “genitori” e ci sono anche lati positivi.
Per esempio quando si va in vacanza e non si può portare dietro l’animale domestico almeno sapremo a chi lasciarlo senza paura che si trovi male.
Possono essere diversi i momenti in cui si ha bisogno di affidare il cane o il gatto a qualcuno e in fondo è come avere dei figli e organizzare vacanze separate. Inoltre, se lo avete adottato insieme, è vero che durante la separazione gli animi spesso si scaldano, ma pensare ad una soluzione civile per il bene di tutti è sempre la cosa migliore da fare.
E voi? Cosa ne pensate? Vi siete trovati in una situazione simile? Come l’avete affrontata?